venerdì 29 novembre 2013
Sentirsi vittime.
Se
non si è vittime non si può capire cosa si prova. Chiudiamo gli occhi e immaginiamo
per un attimo di esserlo. Veniamo trascinati con la forza in un mondo che non
ci appartiene. Dove non possiamo respirare e lentamente ci mancano le forze per
difenderci. Davanti ai nostri occhi pieni di terrore, avanza un essere
sconosciuto che tiene in mano uno strano arnese, e mentre ancora ansimiamo e
ogni speranza di salvezza svanisce ci vengono crudelmente e brutalmente amputati
gli arti. Riapriamo gli occhi e guardiamo questa foto, non siamo noi di certo
ma il suo sguardo ci trapasserà il cuore. Fate una scelta contro queste
atrocità diventate vegan.
lunedì 25 novembre 2013
Cose da un altro mondo.
Fin
dove potrà arrivare il genere umano non è dato saperlo a nessuno, quello che
invece possiamo sapere tutti e fin dove è arrivato fino ad ora. Il genere umano
o almeno la gran parte di esso non è ottuso, e che purtroppo molti hanno paura
dei cambiamenti e si fidano troppo di gente che è pagata per mentire. Gente senza
scrupoli che piuttosto che lucrare è disposta a passare sopra la morte di oltre
sei milioni di innocenti. Questo è stato l’olocausto o shoah, che per quanto ci
è dato sapere ha provocato la morte di oltre 6 milioni di innocenti,
qualificabili in uomini, donne e bambini, tanti bambini. Se per di più fosse
vero quanto anticipato dal quotidiano inglese “The Independent”, su uno studio
condotto dal “Museo dell’olocausto di Washington”, questa già spaventosa cifra
verrebbe elevata a quindici o addirittura venti milioni di innocenti ammazzati.
Ora vi starete chiedendo come mai una associazione animalista e antispecista,
si stia preoccupando di questo ai giorni nostri. In primo luogo perché da
antispecisti abbiamo un pensiero che si trova in assoluto contrasto con visioni
xenofobe e discriminatorie. Non solo verso i nostri simili, ma bensì verso tutto
il vasto mondo animale che ovviamente comprende
anche il genere umano, che talvolta di umano ha veramente poco. Purtroppo si
dovrebbe imparare dalla storia perché questa non si ripeta ma generalmente non
è cosi, visto che quello che i nazisti facevano agli Ebrei, oggi molti uomini
lo fanno a quelli che considerano “gli altri animali”, quelli volgarmente detti
da reddito, quelli che secondo loro non soffrono, non hanno sentimenti e non sono
senzienti. Li usano e li abusano a loro piacimento, finché non li uccidono per
molti altri esseri umani che se li mettono sul piatto e li ingurgitano senza
farsi troppi scrupoli. Tutto questo avviene perché ci abituano cosi fin dalla
nascita, inutile nascondersi dietro un dito, siamo stati cosi anche noi. Perché
ci hanno insegnato cosi, il razzismo, il sessismo, l’antisemitismo sono tutti
comportamenti che si apprendono, così come lo specismo. Ma una volta che si fa
il collegamento e si capisce che tutti gli animali di questo pianeta sono
uguali a noi, soffrono, provano sentimenti, piangono e ci amano con un amore
incondizionato. In quel preciso istante tutto cambia e tutto il mondo ci appare
sotto una diversa luce. Questo è quello che succede quando ci si guarda attorno
e si riflette su quanto a volte ciò che facciamo si ripercuota sui più deboli e
sui diversi, che siano essi uomini o animali non fa differenza, perché anche noi
uomini siamo animali. D’altro canto però ci sono anche uomini che si adoperano
perché molte ingiustizie come l’olocausto vengano utilizzate per fini
prettamente commerciali e di cattivo gusto. E qui arriviamo al nocciolo della
questione facendo anche un nome: Federfauna. Meglio ancora: Massimo Filippi il
segretario generale della confederazione che riunisce associazioni di
allevatori, commercianti e detentori a vario titolo di animali (da reddito).
Questo signore, pubblicizza nel sito di Federfauna la seconda edizione del “Premio Hitler”.
Riportiamo le sue parole: - “Per le
personalità che si sono particolarmente distinte nell’animalismo nel corso di
ogni anno”. - Prosegue dicendo di aver inviato le raccomandate a dieci
finalisti che saranno invitati a ritirare il premio a Bologna il 24 novembre
prossimo. Sarete ora curiosi di sapere in cosa consiste questo premio. Vi
accontentiamo subito riportando le sue parole, non sia mai che si pensi che le
abbiamo travisate: - “Al vincitore del
premio sarà consegnata ”una targa ricordo con l’immagine del fuhrer che
accarezza amorevolmente due caprioli sullo sfondo del campo di concentramento
di Auschwitz,
sovrastata dalla scritta ‘Animal Rights’ corretta in ‘Animal Reich’“.
Poi continua a vaneggiare asserendo che: - “animalismo e nazismo sono uguali, lo dicono molti studi” e che - “in gran parte degli statuti delle
associazioni animaliste si fa riferimento alla legge per gli animali promulgata
da Hitler il 24 novembre del 1933” .
PS:
Il motto di Federfauna “Per la tutela dei diritti e per una reciproca migliore
convivenza”. Purtroppo di chi siano i diritti e la convivenza non è dato
saperlo a nessuno, a voi la scelta.
Altre
perle dal sito Federfauna in questo link.
giovedì 7 novembre 2013
Edizione straordinaria: I vegan vivono sul pianeta terra.
L’undici ottobre è apparso questo
articolo
sul ilfattoquotidiano.it a firma di Emanuela Mei, giornalista evidentemente per
niente preparata in materia alimentare. Nel suddetto articolo viene citato anche un Assessore all’Agricoltura
ancora più incompetente. Purtroppo, dopo averlo letto non posso riuscire a frenare le tante cose che ci sono
da dire. Come si evince chiaramente questi due signori non sanno di aver
scritto migliaia di frottole una appresso all’altra. In tutto questo breve
contesto denso di errori ma anche di orrori, se si pensa anzitutto alle prime vittime
gli animali, è triste pensare alla tanta falsa informazione che gira riguardo
la salute, soprattutto dei più piccoli, che viene inculcata ai genitori che la
applicano senza documentarsi in nessuna maniera. Ma andiamo per gradi, voglio
annientare tutte queste teorie senza senso. Vorrei analizzare tutto l’articolo
e segnalare i vari errori dovuti alla scarsa conoscenza.
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